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Fusione Comuni del Montagnanese, 2 anni dopo

02 dicembre 2017

Correva dicembre 2015, e la notizia della proposta di fusione dei comuni di Casale di Scodosia- Merlara - Urbana mi fece tornare alla memoria le fantasie con un amico sulle opportunità, in bene e in male, che potevano offrire queste fusioni al montagnanese in genere.
Fantasticai proprio in quel frangente persino sulla fusione di Santa Margherita d'Adige - Megliadino San Fidenzio - Megliadino San Vitale- Saletto. Progetto questo che pure si sta realizzando ora in Quattroville (il nome ideale secondo me sarebbe stato Megliadina dei Santi e un po' mi dispiace non averlo potuto suggerire, non essendo residente, nei sondaggi indetti dai comuni interessati).
La cosa che veramente allora sognavo con queste opportunità di fusioni, però, era la speranza di veder nascere e crescere una partecipazione sempre più forte dei cittadini montagnanesi verso le scelte amministrative, e ovviamente insieme a un crescente coinvolgimento delle amministrazioni elette verso i cittadini. 

Insomma due anni fa gettavo uno sguardo al futuro dei nostri territori con occhi grillini e non sognavo solo una fusione "sulla carta" dei nostri territori (tra l'altro avrei personalmente coinvolto anche Montagnana nella mia ipotetica Scodosia montagnanese, ma sono ancora convinto che avverrà prima o poi e sarà Montagnana a bussare alle nuove porte della Scodosia). Sognavo bensì una fusione profonda, di affinità elettive culturali, una fusione di mentalità che inglobasse il turismo, nuove formazioni artigianali e manifatturiere (pensando al legno, o alla canapa). Sognavo tutto questo sulla base rigorosamente di una democrazia diretta per le nostre comunità già attuabile allora (anche senza Rousseau).

A distanza di due anni non so quanto questo sogno si sia realizzato. Forse un po' sì, stando alla stampa che parla di referendum imminenti questo mese per confermare queste realtà nei nostri comuni. Forse poco invece, a sentire il vissuto di alcuni amici e parenti residenti. Purtroppo non posso basarmi su altri dati essendomi trasferito da Montagnana pochi mesi dopo quel dicembre 2015 e non avendo più percepito direttamente l'evoluzione di queste fusioni. 

Forse ho sognato troppo io due anni fa (...e poiché sognare troppo fa male è stato un bene che mi sia trasferito).

Eppure, concludo, il bello è questo. Sono appassionato a tutto questo processo, e ancora mi batte il cuore a seguirlo, perché la mia meraviglia oggi è che quello che sta succedendo nel Montagnanese, in miniatura, è il riflesso di quello che sta succedendo nella nostra quotidianità e nel mondo intero. Inesorabilmente. Ovunque. Siamo ormai tutti quotidianamente trascinati a dare un nuovo nome a qualcosa, di continuo. Stimolati a ripensare, a riformulare, sperando di migliorare. La rete globale sta creando una nuova coscienza globale.
Non fatevi perdere questa occasione cari cittadini. O cari amici. O meglio ancora cari fratelli. Si sta fondendo tutto, piano piano, ovunque. Fino ad oggi, da un anno all'altro, questi sono stati semplici vaneggiamenti di un grillino che implorava di guardare #oltre, ma domani lo faranno i vostri figli, che parleranno altre lingue e non avranno più passaporti e torneranno a casa solo per non vedere l'ora di ripartire, verso altre case. Domani davvero sarà #TuttaUnAltraStoria.

Partecipate, partecipate, partecipate. Se non riuscirete a masticare, digerire, e accrescervi con la globalizzazione, sarà la globalizzazione a ingoiarvi vivi, o presunti tali: muti verso altre lingue, ciechi verso altre case... in una solita storia.

#inaltoicuori #arivederFusioniStellari