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Il suicidio indotto degli ulivi...

13 marzo 2015


Questi sono i principali paesi produttori di olio di oliva nel Mondo (FONTE). 


I primi produttori sono quei paesi mediterranei che l'UE abbrevia con l'acronimo PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna = "porci" ingl.). Seguono i paesi arabi quali Siria, Turchia, Marocco, Tunisia, Algeria, Libia.
Nei paesi europei e più che mai in Italia, la produzione è in mano a produttori locali. Nei paesi arabi invece, dopo le recenti "primavere-fantoccio", la produzione si sta avviando a una conduzione multinazionale.
Ma come farà la qualità della produzione locale europea, esser superata sul mercato dalla qualità della produzione multinazionale?
Semplice. Basta mettere in ginocchio il competitore: strategia tipica della finanza multinazionale.
Ad esempio, basta diffondere una malattia per aprire le porte al mercato. Basta proporre la cura con la fitoterapia chimica nel breve termine. Basta somministrare il rimedio con gli OGM sul lungo termine.

Il destino cui stanno andando incontro i nostri ulivi è lo stesso cui è andata incontro la piccola media impresa italiana negli ultimi vent'anni. Il suicidio indotto.
Commercio locale sottomesso alla grande distribuzione dei centri commerciali.
Così sta accadendo ora all'agricoltura e alla zootecnia. Infine toccherà e sta accadendo alle libere professioni.
E quando la classe intellettuale sarà inghiottita dalle multinazionali e diventerà irrecuperabile ogni sovranità popolare, la partita sarà chiusa. Saremo schiavi e servi a norma di una Costituzione istituita dalla finanza.

A meno che...