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Carne cruda agli animali domestici: parla l'esperto. Dell'acqua che bevono? non parla nessuno.


Questo argomento merita un post approfondito. "Carne cruda data agli animali domestici" secondo l'esperto.
Qui si possono ricavare interessanti considerazioni: sugli esperti oltre che sulle malattie infettive in genere (virus e batteri).

>> I proprietari che nutrono i propri animali con alimenti crudi spesso fanno notare che i cani e i gatti selvatici si nutrono delle prede crude che hanno cacciato. "Questo è vero" spiega Burkholder, "ma non sappiamo quanti di questi animali si ammalano o muoiono in conseguenza di ciò. Poiché raramente un animale selvatico viene portato da un veterinario quando ammalato, non c'è modo di ottenere queste informazioni." <<


Burkholder in questo articolo rappresenta l'autorità scientifica (in qualità di veterinario della FDA, Food and Drug Administration).
Ma ad una domanda sollevata dal senso comune, replica con un'osservazione che mi lascia perplesso.

Che la carne cruda non va mangiata perchè troppo pericolosa per rischi batteriologici, è un dato di fatto (mica per niente ci siamo evoluti cuocendo i cibi).

Ma come si può supporre che l'alimentazione naturale di carne cruda sia pericolosa per gli animali selvatici? Una preda mangiata appena ammazzata non è batteriologicamente paragonabile a un pezzo di carne che prima di arrivare alla nostra "ciottola" ha fatto come minimo una decina di km, passando come minimo per 3 frigoriferi, sostando nel frattempo chissà quanto dove e come (si spera a norma GMP/Haccp).

Se la cottura ha reso la carne più sicura e digeribile a un onnivoro (carnivoro facoltativo) come l'uomo, di sicuro la cottura non ha alcuna influenza per l'alimentazione di un carnivoro (opportunista erbivoro) come un cane o un gatto. Cani e gatti, quando noi eravamo scimmie e l'unica carne che mangiavamo erano lombrichi o cavallette, non erano granchè diversi rispetto ad oggi che diamo loro surrogati di carne in scatola: cani e gatti non si sono evoluti cuocendo i cibi.
Addirittura, se proprio vogliamo mantenere i paragoni con l'alimentazione naturale selvatica, ai nostri animali può creare notevole difficoltà la carne cruda mangiata a temperatura ambiente se non addirittura refrigerata (questo succede!) visto che una preda appena uccisa si aggira intorno ai 40°C.

Teniamo conto poi che molte linee delle razze canine moderne derivano da un cane selvatico tipo sciacallo. Carnivori questi non di primo ordine come un gatto o un lupo ma di secondo ordine. Ossia carnivori che mangiano carcasse di prede abbandonate dai carnivori di primo ordine, anche giorni dopo la loro uccisione. Ossia quando sopra... Salmonellle e Lysterie ci fanno la sagra.
Pare che queste sagre siano tranquillamente demolite dal pH dello stomaco canino (tra l'1 e 2 durante la digestione).

Ma ora viene il bello. Perchè quello di cui non ci rendiamo conto, è che non esiste in natura un solo battere o virus che "basta nominarlo" e ti ammala e t'ammazza.
Ma prima di continuare con questa seconda riflessione concludo la prima: è il sistema produttivo umano che rende pericolosa la carne cruda agli animali domestici.
A un CANE e a un GATTO la carne cruda è "probabilmente" pericolosa dal punto di vista batteriologico (come invece "sicuramente" lo è dal punto di vista nutrizionale nei nostri animali domestici ipernutriti) poichè cani e gatti a contatto con l'UOMO, da qualche decennio a questa parte, una "vita da gatto e da cane" non la fanno più.

La fisiologia (alimentare, immunitaria, etologica) di cani e gatti è stata completamente stravolta. E il loro stravolgimento siamo proprio noi. Siamo stravolti noi stessi dai nostri cibi per come li produciamo, figurarsi un cane e un gatto.
E qui mi fermo.

Mi preme invece approfondire un attimo quel "basta nominarlo e t'ammala".
Di pericolosissime Salmonelle e Lysterie voi non sapete neppure quante ve ne siete mangiate finora. Perchè esistono nell'ambiente circostante ed è inevitabile che prima o poi le incrociamo.
Non vi siete ammalati semplicemente perchè non ne avete mangiate troppe.
Troppe cosa significa? Quel tanto che il vostro sistema immunitario non sa neutralizzarle. Si parla in microbiologia di dosi minime infettanti. Sono quantità minime infettanti. E sono "range". Nessun valore assoluto. Ci vuole una quantità critica di parassiti per causare una malattia. E varia anche in base al sistema immunitario che li interfacciano.

Qui a titolo di esempio potete approfondire il concetto (esimio prof.Giaccone docet) VEDI QUI

Molto interessante anche la didattica dell'Università di Napoli VEDI QUI

Questo significa (onde evitare malintesi) non che le malattie infettive siano acqua fresca. Ma che sono un campo di indagine multifattoriale dove non c'è il buono e il cattivo (stile Siamo fatti così, vecchio cartone animato didattico di un'indecenza scientifica inaudita).
La malattie infettive ruotano attorno a un equilibrio tra ambienti. E lo stile di vita sano è quello che deve portare gli ambienti ad equilibrarsi CONTINUAMENTE in modo dolce e non traumatico.
Mettendoci dentro prevenzione igienica, prevenzione nutrizionale, prevenzione psichica, fisica, sociale...CONTEMPORANEAMENTE.
Prevenzione non significa eliminare lo stress. Lo stress si elimina da morti. L'evoluzione è movimento. Stress continuo. Prevenzione significa guidare lo stress. Troppa igiene, parlando di malattie infettive, non fa meno danni di troppo poca. Così come troppa attività fisica non fa meno danni di troppa sedentarietà.

Bene. Come diceva quel genio di Peppino..."ho detto tutto".
Ah no. Beh. Burkholder... autorità scientifica. Già.
Dalla FDA cosa ci si può aspettare visto che negli USA legalizzano il commercio di carni ormonate (*)?

Ma che un veterinario dia una risposta del genere sulla nutrizione degli animali selvatici, è tristissimo.
A me i proprietari a volte chiedono cosa succede ad una persona quando viene punta da una zanzara con la filaria. Dovrei allora rispondere da esperto: "se ne va a morire dove nessuno sa".
Ma per favore.

Vorrei sdrammatizzare. Ma è difficile. Da veterinario infatti trovo molto più preoccupante di quello che mangiano, l'acqua che bevono i nostri animali domestici. Acqua dell'acquedotto o di pozzo.
Sono le prime sentinelle di danni acuti e cronici per assunzione di sostanze inquinanti, di cui sappiamo sempre molto poco perchè giungono persistentemente all'acqua dalle attività umane direttamente o indirettamente tramite l'atmosfera, e il loro reale monitoraggio è qualcosa di estremamente ostico, talora impossibile (disordini renali, gastrointestinali e neuroendocrini).
Se ci sono sospetti di avvelenamenti (esche) dolosi, la legge è molto articolata sull'iter di segnalazione e denuncia tramite le autorità competenti.
Ma sul monitoraggio di tossicosi riconducibili alla contaminazione di acque (fenomeno indubbiamente già in atto) drammaticamente il buio è totale.






(*) Se il 40% degli statunitensi è obeso (mi porto avanti) non è per sedentarietà. Il sistema sanitario nazionale statunitense è in ginocchio praticamente a causa dell'obesità; crisi per "l'assicurato" ammalato, non certo per le casse degli ospedali in project financing con le compagnie assicurative. Perchè se così non fosse, gli anabolizzanti non sarebbero legali.